Micropali a bassa invasività: cosa sono e a cosa servono

I micropali a bassa invasività, sono generalmente usati per la riparazione e il rinforzo di fondamenta già esistenti, che hanno ceduto a smottamenti o crolli. Oppure per rinforzare la sicurezza, anche se non è avvenuto nessun tipo di spostamento.

Possono anche essere usati durante i lavori di costruzione. Possono sopportare sia carichi di compressione che trazioni ed essere utilizzati su pendenze e terreni scoscesi e ripidi.

Sono supportati da una trave di acciaio o una barra di acciaio che sia sigillata al suolo con malta e cemento, o con calcestruzzo specifico per i pali forati.

Se i micropali sono dislocati, la barra dovrà essere a contatto diretto con il suolo per una presa maggiore.

Quali sono i vantaggi dei micropali a bassa invasività

  • Sono applicabili alle fondamenta, a partire dalla trasmissione dei carichi di trazione, fino ai fori di perforazione angolati, per riparare, rinforzare, ritoccare, rinsaldare.
  • Grazie al metodo di inserimento nel terreno e nelle fondamenta, diminuiranno sia i tempi di lavoro che i disagi. Perché il metodo è poco invasivo e non creerà movimenti che potrebbero compromettere la buona riuscita dei lavori.
  • Si adattano sia al tipo di terreno che al tipo di piattaforma dalla quale o sulla quale si sta lavorando, per realizzare la costruzione.

Le soluzioni offerte da Solid Project, leader nel settore in tutta Italia, sono svariate e si adatteranno ai casi specifici. Prima di iniziare i lavori, il team svolgerà un sopralluogo gratuito sul posto in cui dovranno tenersi i lavori, per consigliare al cliente qual è il metodo migliore con cui procedere.

Si potrà procedere o soltanto con i micropali, oppure se ci sono lacerazioni del terreno da riempire, attraverso l’uso combinato di questi più le resine espandenti, che senza nessun tipo di invasività andranno a rendere i lavori più semplici e a velocizzare i processi di costruzione.